Nell’ambito delle questioni etiche suscitate dal rapido sviluppo della tecnoscienza la ‘bioetica pediatrica’ si sta sempre più delineando come un ambito caratterizzato da una specificità. Considerando un ampio ambito cronologico (neonati, bambini, fanciulli, adolescenti), i problemi dei limi...
Nell’ambito delle questioni etiche suscitate dal rapido sviluppo della tecnoscienza la ‘bioetica pediatrica’ si sta sempre più delineando come un ambito caratterizzato da una specificità. Considerando un ampio ambito cronologico (neonati, bambini, fanciulli, adolescenti), i problemi dei limiti di liceità degli interventi sul corpo in ambito biomedico devono tenere in considerazioni la progressiva crescita fisico-psichico-sociale, il graduale passaggio dalla dipendenza all’autonomia, le peculiari vulnerabilità. In che misura e fino a che punto i minori possono essere considerati oggetti di diritto o soggetti di diritti? Quali i limiti della loro autonomia rispetto alle scelte in ambito sanitario? Quali i confini della responsabilità del genitore, del tutore/rappresentante legale e del medico? Si tratta di interrogativi che pongono numerose questioni sul piano filosofico, bioetico, biogiuridico.
Il volume affronta i principali temi in discussione, dalla teoria alla prassi: dai problemi di bioetica di inizio vita (procreazione assistita, diagnosi genetiche, clonazione, gene-editing, grandi prematuri, disturbi della differenziazione sessuale, gemelli congiunti) e fine vita (accanimento, rifiuto dei trattamenti, pianificazione, cure palliative, eutanasia), alle questioni tra cura e sperimentazione (trials clinici, cure compassionevoli, biobanche pediatriche, incidental findings) fino alle questioni emergenti (neuroscienze, potenziamento, big data e salute digitale). Ogni tema è affrontato ponendo al centro della riflessione i valori e i diritti dei minori. Conclude il volume l’approfondimento di alcuni casi concreti.